Inquinamento del Carso

L'inquinamento del Carso triestino è opera di quello che è stato definito "Sistema Trieste", cioè una solida rete di collusioni trasversali - certamente non gratuite - tra imprese, politica (di governo ed opposizione) e settori istituzionali per svolgere e coprire lucrose attività illegali che vanno dalla manipolazione sistematica degli appalti pubblici, alla speculazione edilizia (anche pseudo turistica), all'apertura di discariche pubbliche incontrollate e nemmeno autorizzabili in cui riversare sia i cosiddetti "inerti" edili, sia ogni genere di rifiuti tossici e persino radioattivi, anche da fuori provincia.
Di fatto una vera e propria associazione a delinquere d'alto bordo finalizzata in particolare alla gestione illecita degli appalti ed allo smaltimento illecito dei rifiuti, in danno gravissimo della salute pubblica e dell'ambiente.
Il Carso è stato ampiamente utilizzato da questo sistema criminoso per lo smaltimento dei rifiuti. Oltre 300 grotte risultano inquinate per discarica illecita di inquinanti; centinaia di doline e decine di cave dismesse sono state usate come discariche anche autorizzate di rifiuti, mescolati e ricoperti con riporti eterogenei; la più colossale è la cosiddetta "collina della vergogna" presso Trebiciano-Trebce, creata dal Comune di Trieste riversando indiscriminatamente in un vasto avallamento tutti i rifiuti della città e provincia dal 1958 (preceduta da analoga discarica a Fernetti) sino al 1972 ed oltre; la massa di materiali potrebbe risultare ormai inertizzata per buona parte dal punto di vista biologico, ma non da quello chimico. Altre discariche completamente occultate stanno emergendo con il loro carico di veleni di fanghi industriali, idrocarburi, scorie radioattive. I rischi conseguenti sono quelli dell'avvelenamento superficiale e delle acque sotterranee, sia di falda che del complesso ed inesplorato sistema idrico carsico, il cui andamento è indipendente dall'idrografia superficiale e mescola le acque dei bacini orografici della Reka-Timavo e Vipava-Vipacco cui attinge lo stesso acquedotto di Trieste.