Il nuovo via libera rilasciato dal Ministero dell’Ambiente italiano al progetto del rigassificatore proposto dalla Gas Natural nel porto di Trieste deve intendersi come uno dei pareri espressi nell’ambito della procedura di Valutazione Impatto Ambientale, e non certo quindi definitivo.
Il progetto dovrà ottenere altri pareri tra cui quelle del Ministero per lo Sviluppo economico e della Regione Friuli Venezia Giulia.
Ma neanche queste saranno comunque autorizzazioni (se favorevoli) definitive. L’ultima parola sull’impianto della Gas Natural spetta infatti alla Slovenia nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale Transfrontaliera, come specificato dalla stessa Commissione Europea ed in base al regolamento UE n. 1391/2013.
La Commissione Europea precisa infatti che:
“Il regolamento delegato della Commissione adottato il 14 ottobre 2013 sull’elenco dell’Unione dei progetti di interesse comune (PIC) per le infrastrutture energetiche transeuropee ha indicato per quanto concerne il numero di progetto 6.19 ‘PIC Terminale GNL onshore nell’Adriatico settentrionale (IT)’ che ‘L’ubicazione esatta del terminale GNL nell’Adriatico settentrionale sarà deciso dall’Italia in accordo con la Slovenia”.
Il parere della Slovenia è quindi vincolante nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale Transfontaliera.