Gli ambientalisti chiedono indagini sulle attività del gruppo in Italia

Trieste, 9 agosto 2010

Tra i pericoli maggiori per l’equilibrio sociale ed ambientale del pianeta vi sono le multinazionali predatrici delle risorse energetiche, che attirano investimenti di riciclaggio del denaro sporco delle mafie, riescono ad imporsi col denaro nei paesi più poveri e corrotti, ma nelle aree più insicure del mondo, come in Africa ed America latina, si avvalgono anche di paramilitari ed altre bande criminali per reprimere ed assassinare gli oppositori e popolazioni indigene scomode.

Prima di trattare, anche in Europa e su qualsiasi progetto, con una multinazionale dell’energìa (ma anche di altri settori) è quindi necessario valutarne accuratamente le credenziali complessive di etica, democrazia, legalità e rispetto dell’ambiente.

La multinazionale Gas Natural – Union Fenosa vuole imporre a Trieste (v. Il Piccolo 26.5.2010) con appoggi politici un proprio rigassificatore di metano nonostante le opposizioni locali italiana e slovena.

È sufficiente una normale ricerca internet per accertare che a livello internazionale questa società è accusata di predare risorse energetiche di popolazioni povere dell’America Latina imponendo prezzi abnormi, e di essere addirittura coinvolta in assassinii recenti di oppositori.

In Guatemala infatti il movimento che si oppone al monopolio energetico di questa società e chiede la nazionalizzazione dei servizi pubblici è stato oggetto di intimidazioni e repressioni crescenti, ora sfociate nell’assassinio di dirigenti della protesta. È perciò in corso una campagna internazionale per l’espulsione di Gas NaturalUnion Fenosa dal Guatemala.

Oltre ad organizzazioni ambientaliste e per i diritti umani latinoamericane ed internazionali stanno intervenendo sul caso anche istituzioni comunitarie europee, sollecitate in particolare dall’Osservatorio per la Protezione dei Difensori dei Diritti Umani (CIFCA), dall’Organizzazione Mondiale contro le Torture (OMCT) e dalla Federazione Internazionale per i Diritti dell’Uomo (FIDH).

Già nel maggio di quest’anno, su denunce di Amici della Terra Guatemala ed altre organizzazioni non governative, il TPPTribunale Permanente dei popoli ha emesso in Spagna una dura condanna etica contro Gas Natural- Union Fenosa per violazione dei diritti delle comunità indigene e gravi danni ambientali. 

Il TTP è il tribunale etico internazionale indipendente succeduto dal 1979 al Tribunale penale internazionale (“Russel Tribunal”). Opera in applicazione delle leggi internazionali sui diritti umani e sui diritti dei popoli indigeni, su denuncia e con proprie commissioni d’inchiesta.

Le organizzazioni ambientaliste Greenaction Transnational ed Alpe Adria Green, principali oppositrici in Italia e Slovenia alrigassificatore di Gas Natural -Fenosa a Trieste, chiedono perciò indagini anche sulle anomalìe già pubblicamente denunciate di questo progetto. Nei mesi scorsi le due organizzazioni hanno denunciato che il loro portavoce in Italia, Roberto Giurastante, ha subìto persecuzioni politico-giudiziarie ed ora una minaccia di tipo mafioso sulla porta di casa (una testa caprina mozzata e martoriata).

SCARICA L’APPELLO PRO GUATEMALA ALLE ISTITUZIONI U.E.