Dal 1959 è in vigore un accordo tra l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), organismo dell’ONU e massima autorità internazionale per la tutela della salute pubblica e l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), ente per lo sviluppo dell’energia nucleare. In base a questo accordo l’OMS non interviene nel campo del nucleare senza l’avallo dell’AIEA.
Perché l’accordo OMS-AIEA è insostenibile:
1) L’AIEA difende gli interessi dell’industria nucleare e non ha nessuna legittimità ad essere riconosciuta come organismo dell’ONU;
2) La dipendenza dell’OMS dall’AIEA e in netta contraddizione con lo statuto dell’organismo dell’ONU che garantisce la sua totale indipendenza dalle lobbies economiche.
Tale accordo è quindi una doppia negazione della vocazione dell’ONU e dell’OMS.
Questo spiega perché gli effetti ambientali e sanitari dell’industria nucleare vengono sistematicamente sottovalutati. Ad esempio le conseguenze di Chernobyl sono state minimizzate dall’OMS. Per ricevere informazioni valide e attendibili la popolazione e i medici devono rivolgersi alle ONG.
L’AIEA risulta essere controllore e giudice di se stessa e si trova ad operare in pesante conflitto di interessi. L’AIEA controlla gli impianti nucleari, esegue le misure e valuta le contaminazioni, controlla i piani di emergenza e vigila sulla loro applicazione. L’AIEA condiziona le decisioni dei governi sul nucleare.
Questa situazione dura da mezzo secolo. Da mezzo secolo la popolazione mondiale viene disinformata sui reali rischi e sugli effetti delle radiazioni grazie al controllo esercitato dall’AIEA sull’OMS e sull’ONU.
Greenaction Transnational appoggia l’appello per l’indipendenza dell’OMS lanciato dall’associazione IndependentWHO e la petizione di PROGETTOHUMUS.