Sul Carso nuove discariche emergono da uno scomodo passato che si sta cercando di nascondere.

La discarica che si può vedere nel video girato da GREENACTION TRANSNATIONAL si trova a ridosso di un centro polisportivo e dell’area artigianale del Comune di Sgonico (Trieste), a non più di 2 Km dalla famosa Grotta Gigante, una delle maggiori attrazioni turistiche del Carso. La discarica ha una lunghezza di circa 250 metri ed è coperta dalla vegetazione. Tra i tanti cumuli di rifiuti spiccano quelli con affioramenti di cemento amianto (anche sbriciolato) fatto questo che deve destare un giustificato allarme vista la presenza nei paraggi di centri frequentati dal pubblico.

Ma cosa è successo sul Carso triestino dalla fine della seconda guerra mondiale ai giorni nostri? Un disastro ambientale che ha inciso profondamente il territorio portando danni incalcolabili e che ha visto come protagoniste le amministrazioni pubbliche. Il Carso che era riuscito a superare le dure prove belliche di due conflitti mondiali ha dovuto piegarsi alle mafie dei rifiuti. L’inquinamento del Carso è il frutto di un accordo tra gli inquinatori e lo stato. Insomma: una devastazione ambientale istituzionalizzata.

Almeno 100 le discariche, oltre 300 le grotte inquinate. Per decenni sull’altopiano carsico si sono scaricati rifiuti tossico nocivi quali idrocarburi, metalli pesanti, acidi, amianto, scorie radioattive, fanghi industriali. In alcune grotte si trovano tuttora dei veri laghi di petrolio. La contaminazione dei corsi d’acqua sotterranei tra i quali il Timavo è stata pesantissima.

Difficilissima la bonifica non essendo ancora conosciuta la reale estensione dell’inquinamento. Impossibile in alcuni casi intervenire come ad esempio per le grotte utilizzate come discariche di idrocarburi.

 

VAI AL VIDEO sulla discarica di Borgo Grotta Gigante: LINK

VAI AL VIDEO sul Pozzo del Cristo (una delle grotte utilizzata come discarica per idrocarburi e fanghi industriali): LINK