Trieste, 15 dicembre 2011

Nel processo avviato ieri contro gli ambientalisti di  Greenaction Transnational, su denuncia dei Friends of the Earth Italy, (per approfondimenti si rimanda all’articolo “Processo agli ambientalisti di Greenaction che si oppongono ai rigassificatori nel Golfo di Trieste“) l’imputato Roberto Giurastante (foto sopra, accanto alla bandiera del Territorio Libero di Trieste), presidente di Greenaction Transnational, difeso dall’avv. Livio Bernot, ha sollevato l’eccezione sulla competenza e sulla giurisdizione italiana  nella provincia di Trieste che, in base al Trattato di Pace del 1947 è riconosciuta come TLT (Territorio Libero di Trieste).

Giurastante, dichiarandosi cittadino del TLT ha quindi chiesto la sospensione del procedimento e la trasmissione del fascicolo alla Corte Costituzionale  per violazione dell’art. 10 della Costituzione Italiana (rispetto delle norme di diritto internazionale).

Il giudice Paolo Vascotto ha rigettato l’istanza, basandosi sulla procedura penale italiana (contestata appunto dall’imputato, essendo legge dello Stato occupante), senza peraltro disconoscerne la fondatezza costituzionale.

Subito dopo è seguita la ricusazione del giudice con sospensione del processo e rinvio alla Corte d’Appello di Trieste.

Il caso apre ora un precedente importante a livello internazionale sulla mai risolta “vicenda Trieste” (si rimanda agli articoli “La questione Trieste” e “Un cittadino del Territorio Libero di Trieste” nel Blog “Ambiente e Legalità”).